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Funghi dell'Appennino Pistoiese
Balzo Nero 2012... una storia vera....
L'anno 2012 si era aperto con una prima settimana bella : tempo fresco, e giornate limpide e soleggiate, come poche siamo abituati a verdercele regalare dall'inverno. Era passato già un po' di tempo dalle ultime camminate sui pendii dell'Appennino Pistoiese, così, decidemmo di fare una sgambata. Dove ? Al Balzo Nero. E' una bella passeggiata con un finale, la cima del Balzo, appunto, sempre suggestiva e stupenda che ti appaga per la fatica spesa. Non di meno, ad un'altitudine dove la neve in quel periodo non c'era. Della "squadra" decidemmo in due : Piero ed io. Il Piero, detto Pierino, amico fidato ed inseparabile pronto a tuffarsi in qualsivoglia escursione : basta che sia in montagna! O meglio, "montagna vera" come dice lui!
Siamo andati su sabato 7 gennaio ed abbiamo incappato in una giornata fantastica, con un sole meraviglioso ed un'aria tersa e limpida, che consentiva lo sguardo fino agli orizzonti più estremi. Sulla cima, abbiamo firmato l'agenda che, dentro alle due pentole di alluminio, è riposta lì, ad ogni anno nuovo, da quasi oramai trent'anni, ed abbiamo letto le poesie, le recensioni, che la gente che raggiunge la cima, scrive, ispirata da un posto così suggestivo.
... un'idea che diventa un'impegno...
Già sulla via del ritorno, al pomeriggio, mi era venuto un pensiero fisso : le vecchie pentole che da trent'anni custodivano anno per anno l'agenda per i visitatori della cima, erano logore e forate. L'umidità all'interno la faceva da padrona e la stessa agenda ne risentiva: pagine incollate ed appicicate insieme dall'acqua penetrata, l'inchiostro di alcune pagine oramai allargato e scolorito ! Era giunto il momento di sostituire le vecchie pentole ! Già, ma non con altre pentole, con qualcosa di più resistente alle intemperie, a prova di ruggine.
Nasce così l'idea di costruire una "casetta" tutta in alluminio massiccio, saldature comprese, con bordi precisi ad incastro, sufficienti per evitare schizzi di acqua piovana. Tornato a casa l'ho disegnata ed ho portato il progetto all'amico Claudio, il fabbro che nella sua officina ha tutti i macchinari giusti per saldare qualsiasi metallo. Claudio ci ha messo del suo : l'ha realizzata perfetta ! Appassionato di MTB, saputo del progetto, non ha voluto alcun compenso, ma ha promesso che andrà a rivederla, anche se il Balzo Nero, non fa parte dei suoi percorsi abituali di mountain bike.
...la casetta era pronta, ma...
A fine febbraio 2012 la casetta era pronta, ma mancava ancora qualcosa molto importante : l'autorizzazione a sostituire le vecchie e logore pentole. Nelle settimane successive ho temuto che il progetto naufragasse : non so quante telefonate ed email con foto allegate del progetto ho fatto !
Si, perché il CAI competente per territorio per il Balzo Nero è quello di Lucca, ma il CAI che cura l'agenda annuale in cima al Balzo Nero, è quello di Maresca, ovvero della Montagna Pistoiese. Tutte e due le Sezioni hanno acconsentito al progetto, visto, giustamente come un miglioramento di quanto già in essere, a valere soprattutto per il futuro. Ma chi ha dato il benestare finale è stato Lui, Federico Pagliai, uno degli uomini del "nostro" Soccorso Alpino, lo scrittore per eccellenza della Montagna Pistoiese, che ad ogni inizio anno, qualsiasi tempo faccia, va a cambiare l'agenda sulla cima del Balzo Nero, custode appassionato di quella vetta. Nella pagina dedicata ai libri della Montagna Pistoiese, ci sono le recensioni dei suoi libri che vi consiglio di leggere : li rileggerete. Attraverso Lui, con la lettura dei suoi libri capirete la "montagna" come non mai, e imparerete a vederla con occhi diversi, a rapportarvici con più rispetto e considerazione. Un grazie alle Sezioni del CAI di Lucca e della Montagna Pistoiese, e sopratutto a Federico, che insieme, hanno acconsentito alla realizzazione del progetto.
... tutto pronto. Quando si parte ? ..
Una cena di "squadra" per ritrovarsi e fissare la data per andare in cima al Balzo. Una data che accontentasse tutti e quattro. Si, perchè la squadra è di quattro : Amedeo, Daniele, Piero ed io. Quando combiniamo insieme le uscite in montagna, o per motivi di lavoro o impegni vari, siamo al massimo in due, raramente in tre. Fra tutti senza dubbio il più assiduo sono io.
Ma il progetto del Balzo meritava la partecipazione e soprattutto l'aiuto di tutti : giorno fissato domenica 7 Aprile 2012. Emozionati, come ragazzi di fronte alle novità che la vita regala a quell'eta', siamo partiti, incuranti del tempo. Già il tempo. Il 7 aprile sembrava aver fatto scambio, per data, con il 7 gennaio. Una nebbia ed una pioggiarellina ghiaccia ci ha accompagnati per tutto il percorso di andata, e poi, una volta arrivati in cima al Balzo, ci ha lasciato giusto il tempo di sistemare la casetta d'alluminio al posto delle vecchie pentole. Poi acqua a catinelle e soprattutto ghiacciata!
Stanchi, bagnati, infreddoliti abbiamo riguadagnato la macchina : appena dentro l'abitacolo gioia e soddisfazione. Un'impresa realizzata con tanta passione e volontà. Non è una delle storie dell'Amaro Montenegro, ma una storia vera dedicata alla nostra Montagna Pistoiese, a chi la ama e la rispetta, a chi con passione ne vuol vedere perdurare un'immagine che la rende unica.

Copyright Giovanni Bechi 2003